Lo scopo dell’Associazione è quello di favorire lo sviluppo di una rete di competenze e conoscenze tra giovani ingegneri nel territorio cuneese. Il confronto di esperienze diverse, la possibilità di attingere in maniera proficua a competenze anche molto diverse è di sicura utilità in qualunque ambito professionale. Nell’era digitale la qualità delle informazioni (applicabilità, affidabilità, impatto) gioca un ruolo centrale: un confronto costruttivo tra professionisti è utile ad incrementare la qualità delle conoscenze.

L’AVEVAMO DETTO.

A metà Settembre, affrontando la Tavola Rotonda sul Terremoto, avevamo concluso affermando che nel Nostro Territorio vi è un’insidia grave come quella che ha devastato il Centro Italia: Questo nostro nemico locale è il Dissesto Idrogeologico. Puntualmente capitano alluvioni ed inondazioni nelle nostre valli e nelle nostre pianure, ma tendiamo a dimenticarcene ben presto, infatti, lanciando la campagna di sensibilizzazione sul terremoto avevamo già chiarito che ci saremo presto occupati di questo tema che probabilmente si sarebbe presentato in autunno o in inverno.

Esattamente per questo motivo abbiamo deciso di nominare Nostro Socio Onorario il prof. Teresio Sordo, che sempre si è impegnato su questo tema sia didatticamente che professionalmente, il quale ha accettato di buon grado e che festeggeremo in Vicoforte martedì 06/12.
La prevenzione dei rischi attuata secondo i principi dell’idrologia e della idrogeologia, considerando che il rischio zero sia impossibile da raggiungere anche in questo ambito, può portare sensibili miglioramenti, ma dev’essere ascoltata e rispettata.
Noi tecnici dobbiamo esporci in prima persona, proporci e farci “motore” di un cambio di passo in relazione alla debita tenuta in considerazione di questo tema quando si programma, pianifica e progetta sul territorio e per il territorio.

“Prevenire è meglio che curare” diceva uno slogan pubblicitario, ma abbiamo capito con il tempo che questo si scontra con interessi di gran lunga maggiori e meglio organizzati.
Assunta questa consapevolezza, noi Giovani Ingegneri, cresciuti con il monito cereghiniano “Prudenza sempre!” dobbiamo incaricarci (dobbiamo, perchè se non lo facciamo noi ingegneri chi possiamo pensare che lo faccia?) di sviluppare il tema della prudenza nelle decisioni, ed in tutti quegli aspetti che vanno sotto il nome di deontologia e responsabilità professionale.
Questo è il motivo della tutela che svolge l’organizzazione della nostra professione, la quale dovrebbe garantire e perseguire tale fine: ovviamente è un lavoro e per questo dev’essere garantita tutta la dignità e il rispetto di chi la svolge per garantire una terzietà prudente e un apporto tecnico e culturale prezioso.
E’ necessario reintegrare nelle decisioni politiche, ma soprattutto amministrative, la presenza di tecnici Ingegneri che possano dare il loro contributo sviluppando, tra l’altro, opportunità di crescita e di occupazione.
La tutela del territorio è la base del nostro percorso di studi e di quella che dovrebbe essere la nostra professione: dobbiamo incominciare a farcene carico “di nuovo”, oppure, se così non fosse stato in passato, “da nuovo”.

Il Presidente A.G.I.C.
Dott. Arch. Ing. Danilo PICCA