Lo scopo dell’Associazione è quello di favorire lo sviluppo di una rete di competenze e conoscenze tra giovani ingegneri nel territorio cuneese. Il confronto di esperienze diverse, la possibilità di attingere in maniera proficua a competenze anche molto diverse è di sicura utilità in qualunque ambito professionale. Nell’era digitale la qualità delle informazioni (applicabilità, affidabilità, impatto) gioca un ruolo centrale: un confronto costruttivo tra professionisti è utile ad incrementare la qualità delle conoscenze.

AUGURIO DI NATALE E DI INIZIO ANNO NUOVO

Sono passati circa due anni dal momento in cui abbiamo deciso di assumerci il rischio di pensare con la nostra testa e di fare la nostra proposta. È stata un assunzione di responsabilità legata ad un’idea di gruppo, di insieme, che, al giorno d’oggi, pare essere l’unica via e soluzione possibile in relazione i problemi attuali.

I problemi di oggi, sulla nostra professione, mettono in difficoltà tutti, soprattutto i giovani: ma non solo i giovani!
Norberto Bobbio, nell’elogio della mitezza, ci dice “Nella civiltà democratica non bisogna avere timore di affermare che la soluzione del problema sta nel contemperamento delle due esigenze opposte, che hanno entrambe la loro ragione una volta riconosciuti i pregiudizi che le sostengono, che ogni uomo sia eguale all’altro e che ogni uomo si è diverso dall’altro.”
La nostra è un’associazione di Giovani Ingegneri, non siamo giovani per contrapposizione, lo siamo e basta: temporaneamente, come prima di noi lo sono stati altri e dopo di noi lo saranno altri ancora. L’essere giovani, o no, non può essere una discriminante: se ci chiudessimo in noi stessi giovane diventerebbe un area riservata e presto un ghetto.
Bobbio ci definisce tutti diversi ma eguali: non utilizza la parola uguale, ma eguale, che è una cosa diversa. L’eguale riconosce anche chi non è coincidente a sè come paritario: dobbiamo lavorare su questo punto. Non è facile, ma dobbiamo farlo: è un cambiamento mentale.
Giovane non dev’essere legato ad una questione semplicemente anagrafica, ma deve diventare sinonimo di dinamismo e di slancio verso il futuro per affrontare le sfide che ci aspettano senza doverle subire. Non è impossibile, non è facile, ma si può fare con il giusto impegno.

Stephen Hawking con una frase riassume questa possibilità di incidere sugli avvenimenti “Ho notato che anche le persone che pensano che ogni cosa sia predeterminata, e non possiamo fare nulla per cambiarla, guardano prima di attraversare la strada.”

Questo è il mio augurio a tutti per questo Natale e per questo 2017: provare a fare, come ci siamo messi in moto noi da tempo, e non solo lamentarsi.

Colgo l’occasione anche per ringraziare Soci per la fiducia nel progetto e tutti coloro che ci hanno manifestato stima ed amicizia, in special modo i Nostri Soci Onorari, il Prof. Alessandro De Stefano ed il Prof. Sebastiano Teresio Sordo e, come loro ci insegnano, per ribadire il solito motto “Diamoci da fare!”.
Voglio, infatti, ricordare il 2016 proprio con una fotografia che, seppur sfocata ed in bianco e nero, racchiude l’essenza della Nostra Associazione ed è la partenza per questo nuovo anno: Giovani Ingegneri, a volte con la faccia sbarbata, a volte con la testa canuta, ma insieme a fare sinergia.
Buon Natale, e buon Anno Nuovo!

Il Presidente A.G.I.C.
Dott. Arch. Ing. Danilo PICCA